Durante la Seconda Guerra Mondiale, nascosti nella prima collina dietro Villa Sampieri Talon, lungo il sentiero dei Bregoli, tra il 1943 e il 1945, vennero costruiti due rifugi antibomba: il Rifugio dei Tedeschi e il Rifugio Ettore Muti. Quest’ultimo fu realizzato dal Comune di Casalecchio di Reno nell’inverno del 1943 su progetto dell’ing. Raul Lo Re; scavato completamente in galleria era considerato tra i più sicuri, resistente anche al colpo in pieno. Ha una lunghezza complessiva di 114 metri e poteva ospitare fino a 500 persone.
Davanti agli ingressi dei rifugi, dopo il bombardamento del 16 giugno 1944 che distrusse buona parte dell’abitato di Casalecchio, si era creato un piccolo villaggio.
Oggi i rifugi non sono visitabili per ragioni di sicurezza, ma servono da riparo invernale ed estivo per diverse specie di animali.
I pipistrelli del Parco della Chiusa (A cura del Dott. Massimo Bertozzi)
Abitanti silenziosi del buio e simbolo stesso della notte, questo sono i pipistrelli nell’immaginario comune. Questi elusivi mammiferi volanti svolgono un ruolo fondamentale negli equilibri degli ecosistemi di gran parte del pianeta, mangiando insetti, impollinando fiori o disperdendo semi. Tutte le specie europee si nutrono di insetti e altri invertebrati, che cacciano esclusivamente di notte.
In Italia sono attualmente presenti 36 specie di chirotteri (i pipistrelli), tutte protette da leggi nazionali e direttive internazionali, che prevedono sia la tutela degli esemplari, che quella degli habitat in cui vivono.
Le specie del Parco
L’elevato grado di naturalità che caratterizza il Parco della Chiusa favorisce la presenza di un significativo numero di esemplari e di specie, grazie all’ampia possibilità di scelta degli habitat più idonei. Gli studi intrapresi nel Parco a partire dall’anno 2005 hanno permesso di verificare la presenza di almeno 13 specie (delle 23 segnalate per la Regione), con caratteristiche ecologiche anche molto diverse l’una dall’altra.
Aiutare i pipistrelli del Parco
Oltre agli studi sulle presenze di pipistrelli, nel Parco sono state realizzate delle azioni per aiutarli e proteggerli. Innanzitutto sono state installate delle bat box (casette sugli alberi, adatte ai pipistrelli) e delle bat board (tavole di legno sugli edifici, sotto le quali trovano rifugio i pipistrelli) per garantire ai chirotteri nuovi e idonei luoghi di rifugio. Anche i rifugi antibellici presenti nel Parco (gallerie sotterranee lunghe alcune decine di metri) sono stati resi più adatti ad ospitare pipistrelli, grazie alla realizzazione di appositi cancelli a sbarre orizzontali che consentono l’accesso ai pipistrelli in volo, ma lo impediscono ad eventuali disturbatori.
Nome italiano | Nome scientifico | Nome italiano | Nome scientifico |
Rinolofo maggiore | Rhinolophus ferrumequinum | Pipistrello nano | Pipistrellus pipistrellus |
Rinolofo minore | Rhinolophus hipposideros | Nottola comune | Nyctalus noctula |
Vespertilio di Daubentòn | Myotis daubentonii | Pipistrello di Savi | Hypsugo savii |
Vespertilio smarginato | Myotis emarginatus | Serotino comune | Eptesicus serotinus |
Vespertilio maggiore – Vespertilio di Blyth* | Myotis myotis-Myotis blythii | Orecchione bruno | Plecotus auritus |
Vespertilio di Natterer | Myotis nattereri | Molosso di Cestoni | Tadarida teniotis |
Pipistrello albolimbato | Pipistrellus kuhlii |
*specie gemelle, molto simili nell’aspetto.