L’arte che cambia il mondo nella mostra del liceo Arcangeli al Parco della Chiusa

Sarà visibile da giovedì 23 maggio, alle ore 17.00 al Parco della Chiusa, la mostra site specific “Giro giro tondo, cambieremo il mondo”, frutto della collaborazione tra il Liceo Artistico Francesco Arcangeli di Bologna, il Comune di Casalecchio di Reno e la Cooperativa Sociale COPAPS di Sasso Marconi.

Durante il corso extracurricolare di PCTO (Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento) “Allestimenti e installazioni nel parco”, ideato da Barbara Burgio, professoressa di Discipline plastiche scultoree, sotto la dirigenza della professoressa Maria Grazia Diana, un gruppo di 27 studenti ha realizzato alcune opere tridimensionali e di land art progettate per l’allestimento nel Parco della Chiusa.

È un appuntamento che si ripete e che vede esposte, ormai per il quarto anno, le opere degli studenti
del Liceo che ogni anno si interrogano su grandi tematiche che affliggono la nostra epoca: dalle
problematiche causate dalle chiusure imposte dal Covid (mostra: Respir-arti, 2021), alla denuncia degli abusi e delle violenze sulle donne (Filo rosso nel parco, 2022), ai problemi della psiche per gli adolescenti (PSYCHO ART – L’arte che cura, 2023) fino alla riflessione di quest’anno, sull’infanzia e sui diritti dei bambini dell’ONU che gli accadimenti della storia contemporanea, come i disastri ambientali e la guerra, stanno offuscando.

“Giro giro tondo, cambia il mondo” è la strofa della canzone di Giorgio Gaber “Non insegnate ai bambini”: un testo che ci parla di un’attenzione unica da rivolgere al mondo dell’infanzia in quanto universo rappresentativo del futuro e della costruzione della società del domani. Giorgio Gaber rivede così la famosa canzoncina che tutti cantavamo da bambini, perché il ritornello dei bambini non risuoni più come “caschi il mondo”, bensì cambi il mondo, in un’ottica di speranza positiva e propositiva per il futuro.
I ragazzi, traendo ispirazione anche da artisti, opere o movimenti artistici hanno quindi creato lavori con diverse tecniche, utilizzando tra gli altri materiali di recupero del parco, come tronchi, rami e sfalci, e installandoli successivamente nel bosco.

Nelle installazioni realizzate la distanza tra il pubblico e l’opera viene abolita, in alcuni casi è prevista la partecipazione, generando nuovi tipi di relazioni tra creazione, creatore e spettatore.
Gli studenti del Liceo provengono da diversi indirizzi così da valorizzare l’importanza della fusione delle diverse espressioni artistiche e la loro esperienza è stata totalizzante poiché hanno avuto l’opportunità non solo di esporre i propri lavori, ma anche di progettare e organizzare l’evento per intero, dalla progettazione fino alla curatela della mostra.

Hanno partecipato gli e le studenti: Sofia Afretti, Romeo Barbieri, Mariam Benjlilou, Noemi Buonissimo, Matilde Buttelli, Sophia Fabris, Bianca Di Francia, Eteme William, Jamara Fenara, Matilde Filippi, Matilde Gamberini, Leonardo Giovagnotti, Eleonora Huqi, Alice Lapadula, Matteo Malini, Luca Martorana, Elisa Marturani, Giulio Morozzi, Carlo Murante, Gaia Neretti, Greta Piazza, Maria Ludovica Santi, Gabriel Soto, Matilde Tedesco, Sofia Torres, Carlotta Tosti, Luca Zaccaria.

Manifesto progetto

La mostra sarà visitabile per tutta l’estate 2024 al Parco della Chiusa nell’area fra la fonte e villa Sampieri Talon.

Modalità di accesso al parco
In caso di maltempo, l’evento di apertura si terrà nell’ex Limonaia di villa Sampieri Talon, all’interno del Parco della Chiusa.

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